Giusto Curto nasce a Rovigno il 3 ottobre 1909 in una famiglia di contadini e vi muore nel 1988. Inizialmente, lavora nei campi con il padre per dedicarsi poi al mestiere del pescatore. In gioventù svolge, per alcuni anni, l’attività marinaresca e gira un po’ il mondo navigando sulle rotte oceaniche. Il mare è rimasto per lui fonte di vita (non ha mai smesso di fare il pescatore), anche se in poesia sono i motivi terragni, cioè il radicamento alla terra e ai suoi rimandi simbolici, a prevalere sull’ispirazione marina. Nel 1943 aderisce al movimento antifascista e alla lotta partigiana per combattere le ingiustizie sociali. Alla fine della guerra s’impegna, come attivista e dirigente, nella filodrammatica della SAC “Marco Garbin” della Comunità degli Italiani di Rovigno, per la quale scrive, nel dialetto locale, una serie di brevi commedie, riviste e bozzetti folcloristici, tutti ispirati alle tradizioni popolari e ambientati nella Rovigno di inizio secolo. Cominciò a scrivere a trent'anni creando un'opus prolifico soprattutto del periodo del dopoguerra.
Scrisse sia in rima che in prosa. Partecipò ai concorsi d'arte e cultura "Istria Nobilissima" vincendo nel 1973, 1974 e 1976 il primo premio per la poesia, mentre nel 1973, 1977 e nel 1982 vinse il primo premio per il teatro. Nel 1971, 1975 e nel 1977 vinse il secondo premio per la poesia e nel 1974 il secondo premio per il teatro.
Le sue sillogi El miéio logo, L'alba del pascadur, Racuordi, Collana di poesie, Ombra, Raccolta di poesie, Avanti cuseî e i lavori teatrali Zi muorta sa Batalita, La cunviniensa, El vol un papà, El spuzaleîsio in lagnazo viazo da Tristi e Sà Lurensa vol dasambrase sono state pubblicate nelle Antologie delle opere premiate al concorso "Istria Nobilissima".
Nel 1975 e nel 1983 vinse il primo premio al concorso "Poesia in Piazza" di Muggia. Ha ottenuto riconoscimenti anche a Grado, Venezia, Verona, Fiume, Zagabria e Belgrado.
Nei suoi lavori sia in rima che in prosa, Curto riflette il mondo umile dei pescatori e dei contadini della Rovigno del passato. Oltre all'immenso valore letterario delle sue poesie, Curto contribuisce significativamente anche alla conservazione e alla documentazione del linguaggio parlato all'epoca, che egli riporta nelle sue opere teatrali in cui riprende in modo vivido e attento anche lo spirito, gli usi ed i costumi del tempo.
Di lui il critico letterario Sergio Turconi ha detto:
“Ad uno Zanini ossessionato dai temi della vita del mare e del pescatore si giustappone Curto, più vicino all’esperienza terragna del contadino. Se il primo è un lirico per istinto e per esercizio letterario, al secondo si confanno maggiormente i ritmi più distesi della poesia narrativa, della favola in versi, del bozzetto.”
Ottimo conoscitore del dialetto, del costume e della tradizione porterà in scena parecchi dei suoi lavori teatrali. Muore il 31 maggio 1988.
Bibliografia:
CURTO GIUSTO, La poesia degli italiani dell’Istria e di Fiume (materiale di un convegno), La battana, 38, 1976, p. 107.
CURTO GIUSTO, El mieo logo, AOP, I, 1968.
CURTO GIUSTO, Racuordi, AOP, IV, 1971.
CURTO GIUSTO, òì muorta sa Batalita, AOP, VI, 1973.
CURTO GIUSTO, El póupo da pisol, La battana, 30-31, 1973, pp. 95-103.
CURTO GIUSTO, El malagnazo puntamento, Primi voli, Fiume, 1973.
CURTO GIUSTO, Onbra, AOP, VII, 1974.
CURTO GIUSTO, La cunviniensa, AOP, VII, 1973.
CURTO GIUSTO, Raccolta di poesie, AOP, VIII, 1975.
CURTO GIUSTO, Quil saso da geri, Istra, N.8, Pola, 1975.
CURTO GIUSTO, Poesie, La battana, 41, 1976, pp. 129-133.
CURTO GIUSTO, Avanti cuseî, AOP, IX, 1976.
CURTO GIUSTO, El spuzaleîsio in furno da Sa Mareîa furniera, AOP, X, 1977.
CURTO GIUSTO, Poesie, AOP, X, 1977.
CURTO GIUSTO, Meîngule insanbrade, AOP, XI, 1978.
CURTO GIUSTO, El bateîzo, AOP, XII, 1979.
CURTO GIUSTO, Racuordi, AOP, XIII, 1980.
CURTO GIUSTO, Poesie, La battana, 61, 1981, pp. 127-133.
CURTO GIUSTO, Poesie, La battana, 74, 1984, pp. 121-134.
CURTO GIUSTO, Scheîbe, AOP, XIV, 1981.
CURTO GIUSTO, Meîngule insanbrade, Biblioteca Istriana, N.4, Trieste, 1983.
CURTO GIUSTO, Spurcheîsi da veîta, AOP, XIX, 1986.
Molti suoi racconti e poesie sono stati pubblicati nei mensili della Comunità degli italiani di Rovigno apparsi in tre periodi diversi tra il 1970 e il 1990: Sottolatina, I òuani faviela e Valdabora. Compare pure in alcune interviste rilasciate alla TV di Capodistria-Koper.